La passione e la competenza che Cinzia Toccafondi mette nel suo lavoro sono un riferimento per tutto l'ambiente dell'Atletica Prato. In questa breve intervista abbiamo parlato del suo percorso sportivo, ma anche delle caratteristiche che deve avere chi svolge un ruolo di coordinamento, senza tralasciare un focus sugli impegni e i risultati del 2023.
Buongiorno Cinzia, ci racconti in breve il tuo percorso all'interno della società ?
Non è così semplice riassumere in poche parole. Ho iniziato ad allenare nel 2002, seguendo i bambini più piccoli, passando dai ragazzi, ai cadetti, fino agli allievi e agli assoluti. Inizialmente l’organizzazione era diversa, si seguivano quasi tutte le discipline, successivamente in società mancava una persona di riferimento per gli ostacoli e il salto in alto e mi sono orientata su queste specialità. Dopo la fusione con la ‘Roberto Colzi’ sono stata nominata nel ruolo di direttore tecnico, un impegno che ho portato avanti per alcuni anni. Poi c’è stata un’interruzione per motivi personali, fino al rientro effettivo nella stessa posizione, avvenuto circa 8 anni fa.
Ci spieghi nel dettaglio in cosa consiste il tuo lavoro con l'Atletica Prato?
Il ruolo prevede l’adozione di linee guida da condividere con gli allenatori, cercando sempre di lasciare un margine di autonomia ad ognuno, rispettando le sensibilità e le esperienze personali che li hanno portati a sposare il progetto dell’Atletica Prato. Mi occupo anche di formare le squadre per i campionati di società e da settembre questa funzione è divisa fra me e Andrea Puggelli, che ha un focus maggiore sul settore giovanile. Oltre all’aspetto di selezione c’è tutta una dimensione più ‘da scrivania’ che prevede l’iscrizione alle gare, il controllo dei programmi fatti dagli altri colleghi che stanno sul campo, le riunioni, gli incontri in cui si discutono insieme le tematiche tecniche. Poi c’è la parte che amo di più che è quella del campo, in cui alleno personalmente i ragazzi. Negli ultimi anni ho concentrato la mia attività sugli ostacoli, il salto in alto e le prove multiple, in collaborazione con gli allenatori del salto con l’asta e del settore lanci, Fattakh Arifulov e Alberto Tondini.
Quanto è importante creare una metodologia di lavoro univoca e condivisa con gli altri allenatori?
É importante, ma non è facile. La preparazione che ognuno di noi ha accumulato nel corso degli anni è varia, tutti abbiamo estrazioni diverse, c’è chi diventa allenatore direttamente dallo studio universitario di Scienze Motorie, come c’è chi intraprende questa attività avendo fatto un percorso prettamente di campo. Non è scontato mettere insieme tante personalità, ma ci proviamo cercando di lavorare su progetti comuni: preparare i ragazzi per il CDS di ogni categoria ad esempio è uno di questi. È un processo che vale soprattutto per le categorie giovanili, poi il tecnico del settore assoluto può operare in modo leggermente diverso e utilizzare un suo modo di allenare più personale, così può seguire individualmente ogni ragazzo. Penso che nei ruoli di direzione tecnica non ci si debba mai imporre e obbligare una persona a seguire in forma rigida una metodologia, anche perchè non è detto che ciò che penso io sia la miglior ricetta per un atleta che poi non alleno direttamente. Dunque, ciò che va condiviso sono soprattutto gli obiettivi, mentre il criterio con cui si arriva a perseguirli può essere plasmato da ogni singolo allenatore.
Quali sono i risultati e gli appuntamenti più importanti dell'estate 2023?
Abbiamo avuto degli ottimi risultati individuali in tante discipline. Prenda ad esempio Francesca Borsini nei 100 metri, Edoardo Parri nei 400 ostacoli e Matilde Ballerini nella marcia che si sono già qualificati ai campionati italiani ottenendo il tempo minimo nelle rispettive discipline. Poi nel corso di questa stagione abbiamo assistito all’evoluzione della marciatrice Lucrezia Nieri, campionessa italiana indoor allieve e reduce dall’esperienza in Spagna dove ha ottenuto un ottimo piazzamento e un tempo importante, che le potrebbe anche consentire di andare ai mondiali di categoria. Anche i ragazzi e le ragazze più giovani si sono distinti per le ottime performance, le Cadette hanno vinto il campionato di staffetta 4x100 e siamo in buona posizione per poter fare bene nella finale del campionato cadetti. Stiamo cercando inoltre di accumulare punti per arrivare a disputare la finale nazionale allieve e abbiamo almeno 4 atleti che faranno le finali nazionali: sto parlando proprio di Lucrezia Nieri e Virginia Valdiserra nella marcia, di Sofia Innocenti nei 100 ostacoli e di Pietro Giulio Pacini nelle prove multiple.
A breve assisteremo alle sfide dei campionati Italiani juniores che si svolgeranno a Grosseto a luglio, dove parteciperanno Ginevra Nieri, Samuele Pais, Lorenzo Tesi e Diletta Vannucci, tutti capaci come i loro compagni già citati di ottenere il minimo.
Poi, insieme a tutti questi traguardi, abbiamo potuto festeggiare la giornata del Il 1 giugno, quando siamo stati coinvolti con 5 atleti al meeting di Firenze denominato Silver Gala, una competizione in cui si sfidavano i migliori talenti del panorama italiano, fra cui Diletta Vannucci, Gemma Orobello, Sofia Innocenti, Francesca Borsini ed Edoardo Parri, tutti in rappresentanza dell’Atletica Prato. In attesa dei lavori di rifacimento della pista dell’impianto Mauro Ferrari, che ci consentiranno di ospitare un numero maggiore di gare, posso ritenermi soddisfatta dell’attività complessiva svolta fino ad oggi.
Perchè un ragazzo o una ragazza dovrebbero scegliere l’atletica leggera?
Semplicemente perchè è la disciplina regina, lo sport più bello del mondo!