Obiettivi e aspirazioni della società pratese nelle parole del Vicepresidente Gianluca Bruni
Appena poche settimane fa è andata in scena la Festa della Marcia, ultimo appuntamento di stagione dell’ Atletica Prato, svolto presso l’impianto ‘Mauro Ferrari’ e corredato da una bella cornice di pubblico e di partecipanti.
L’autunno 2022 che precede l’inizio dei nuovi impegni agonistici si porta con sé un traguardo incredibile: il raggiungimento dei 600 tesserati.
Un numero che inorgoglisce soprattutto perchè è folta la rappresentanza di bambini e bambine, a conferma del buon lavoro educativo svolto con le giovani leve.
Per comprendere a fondo la realtà dell'Atletica Prato abbiamo parlato con il Vice Presidente Gianluca Bruni che ha analizzato il presente e tracciato le linee guida del futuro.
Ecco qui di seguito le sue parole.
Qual è la ricetta che ha consentito all'Atletica Prato di raggiungere e superare il ragguardevole numero di 600 iscritti?
Possiamo identificare un mix di fattori. In primis, durante i difficili mesi della pandemia, siamo rimasti sempre aperti e abbiamo consentito ai ragazzi estromessi dalle palestre di continuare a praticare attività fisica all’aperto ed in sicurezza. Poi c’è stato il boom di attenzione mediatica conseguente alle Olimpiadi di Tokyo, in cui gli atleti azzurri hanno ottenito risultati splendidi, infine l’impianto ‘Mauro Ferrari’. Una struttura che abbiamo preso in gestione nel 2020 e che ci consente di allargare l’offerta sportiva a un numero sempre più elevato di praticanti.
Quali sono le categorie maggiormente interessate dall’aumento degli iscritti?
Purtroppo l’atletica leggera non è il calcio, uno sport in cui i tesserati rimangono attivi per un periodo mediamente lungo all’interno di uno o più club. Il tasso di abbandono nel nostro sport è ancora alto, specialmente dopo l’inizio che avviene con grande entusiasmo in fasce di età anche molto giovani. In ogni caso l’Atletica Prato accoglie tutte le categorie, dai bambini piccoli fino ai master. La categoria maggiormente rappresentata rimane quella degli esordienti, composta dai giovani atleti compresi tra i 6 agli 11 anni.
Come si arriva a far praticare l’atletica nelle scuole e a diffondere la cultura del movimento in città?
Non abbiamo un vero e proprio progetto scritto su carta, ma attraverso l’energia e la professionalità dei nostri tecnici, entriamo costantemente nelle scuole della città e riusciamo a far provare le varie specialità dell’Atletica Leggera ad un grande numero di studenti e studentesse. L’obiettivo rimane immutato nel tempo: introdurre uno sport che porta dei grandi benefici nel percorso di crescita dei ragazzi. Perché aiuta il benessere fisico, migliora la socialità e consente di spostare i propri limiti motivazionali sempre un po’ più avanti.
Ci sono dei progetti di responsabilità sociale da raccontare?
Il ‘Mauro Ferrari’ è aperto a tutti. Dalla nostra prospettiva l’impianto può diventare un polo attrattivo di riferimento per la città, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista sportivo. Abbiamo intrecciato rapporti con associazioni importanti del territorio come l'Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), l’Avis (Associazione italiana donatori del sangue), siamo in contatto per l’affiliazione alla Fispes (Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali) e riteniamo che le porte della nostra “casa” debbano essere sempre aperte a tutte quelle realtà che propongono attività aggregative di natura sia sportiva che sociale.
In sintesi, quali sono gli obiettivi generali della società per il 2023?
Abbiamo obiettivi ambiziosi. Non ci scordiamo che l’Atletica Prato è una società che attraverso l’allenamento prepara i ragazzi all’agonismo. Dunque è nostro interesse arrivare a conseguire quanti più risultati possibili, sia a livello regionale, sia a livello nazionale. Al momento siamo molto concentrati sulla creazione di una squadra Assoluta per provare a competere ad un livello più alto. L’impianto lo merita e merita anche di diventare il palcoscenico per eventi sempre più grandi, e perchè no? Anche il luogo adatto ad ospitare una finale italiana in cui le migliori società approdano a Prato, aiutando così la nostra comunità ad acquisire sempre maggior prestigio e visibilità. Per puntare ad una manifestazione del genere dobbiamo necessariamente mettere mano alla parte strutturale del Mauro Ferrari e rifare la pista. Stiamo lavorando in sinergia con il Comune di Prato affinché il 2023 diventi l’anno giusto per fare questo scatto in avanti. Il nostro impianto infatti è apprezzato anche all’esterno, in tanti ce lo invidiano, ma al contempo richiede una serie di interventi migliorativi abbastanza urgenti. Questo può diventare un passaggio strategico ai fini dello sviluppo, perché in questi due anni si è creato un team di volontari che ogni giorno lavora per mantenere in ordine questa struttura e si prodiga a costruire un'offerta sportiva adeguata alla richiesta delle famiglie. E anche perchè l’Atletica Prato è l’unica società che gestisce l’atletica in pista e fuoripista nella città di Prato. Vogliamo quindi aspirare ad essere una società di rango, come lo sono altre realtà toscane blasonate. Prendo ad esempio la Firenze Marathon, l’Atletica Livorno o la Virtus Lucca che tra i suoi tesserati annovera il Campione Olimpico dei 100 metri Marcel Jacobs. Noi non abbiamo niente da invidiare ad altri club e le nostre aspirazioni a questo punto sono legittime. Spero quindi che nel 2023 le istituzioni ci aiutino ad offrire alla città un Mauro Ferrari sempre più bello e sempre più funzionale alle esigenze di tutti.